Carissime famiglie, carissimi campisti,
oggi vi comunichiamo ufficialmente l’annullamento dei Milan Junior Camp di Cortina d’Ampezzo, dell’Altopiano di Asiago, di Jesolo Lido e di Lignano Sabbiadoro. Lo facciamo con grande rammarico, soprattutto perché volevamo in qualche modo dare il nostro contributo in questo momento difficile, anche solo per mantenere vivo il rapporto con le famiglie che ci chiamano ogni giorno per chiederci notizia dello stato delle cose. E ci dispiace non poter supportare in particolare gli albergatori che stanno vivendo un periodo drammatico. E ci dispiace di questa decisione drastiche anche perché le regioni in cui noi organizziamo le nostre attività estive (Veneto e Friuli Venezia Giulia) attualmente presentano una situazione di contagio estremamente ridimensionata se non addirittura inesistente. Gli stessi aeroporti Veneti da una settimana sono usciti dalla lista OMS sugli scali a rischio CODIV-19.
Tuttavia, per come abbiamo sempre strutturato i Milan Camp noi di Sporteventi, per poter lavorare siamo obbligati ad applicare ben 4 protocolli:
- quello alberghiero, attualmente normato da FederAlberghi e dalle Regioni Veneto e FVG
- quello dei servizi di trasporto, attualmente normato dalle Regioni Veneto e FVG
- quello dei centri estivi, attualmente normato dallo stato e dalle Regioni Veneto e FVG
- quello dell’attività di base, attualmente normato dallo stato e dalla FIGC
Obiettivamente il rispetto di tutte le condizioni poste dai protocolli sopra indicati è impossibile da garantire, perché talora le normative sono confuse e talora vi sono delle prescrizioni capestro. Ci siamo confrontati con il medico sociale dell’AC Milan, con i legali che seguono l’associazione, con gli albergatori, con i vari soggetti che collaborano con noi da oltre 20 anni (tra questi gli amici Battistuzzi che garantiscono tutti i trasporti intra-camp), con i nostri Capi-sede Luca Santochirico, Lorenzo Cresta e Chiara Asteo e con le amministrazioni comunali coinvolte: la realizzazione del camp sarebbe un percorso ad ostacoli ed in talune situazioni ci esporrebbe anche ad azioni legali penalmente rilevanti.
Citiamo un caso, giusto per fare un esempio: il campista febbricitante.
Mediamente 2 campisti su 20 dopo i primi giorni di camp fanno febbre, per vari motivi (scarico di tensione, eccesso di attività fisica e ludica, sbalzi di temperatura tra campo di calcio e struttura alberghiera, ecc.). In tale caso il Capo-sede Sporteventi dovrebbe immediatamente allertare la direzione aziendale, quindi l’albergatore, che dovrebbe disporre l’immediato isolamento in camera del campista nell’attesa dell’arrivo dei sanitari, che dovrebbero disporre il da farsi (isolamento, tampone o meno): l’isolamento sarebbe di circa 36-48 ore. L’isolamento potrebbe essere disposto anche per membri del nostro staff a stretto contatto con il campista, nel caso vi sia un sospetto di contagio, ed anche per i membri dello staff dell’albergo venuti in contatto con il caso sospetto di contagio. Nel caso venisse confermato il caso di contagio, dovrebbero essere sanificati i luoghi in cui il campista ha soggiornato o le superfici toccate frequentemente dal partecipante.
Da questa prima analisi si può capire come la complessa procedura di cui sopra debba essere attivata obbligatoriamente dall’albergatore che rischia, diversamente, la revoca della licenza ed una denuncia penale. Di fatto quindi il camp potrebbe finire al martedì o al mercoledì. Non citiamo neppure le problematiche di gestione dei ragazzi all’interno dell’albergo e delle camere, con annesso obbligo di mantenimento della distanza interpersonale di 1 metro e con l’obbligo di portare la mascherina.
Ci dispiace, ma dobbiamo ammettere che il rispetto dei protocolli imposti da vari soggetti nelle varie fasi del camp ne rendono improba la realizzazione e noi non siamo in grado di garantire al 100% la sicurezza dei campisti, delle vostre famiglie, del nostro staff e dei vari attori del camp. E per noi di Sporteventi l’aspetto della sicurezza è il primo e più importante requisito del camp, per il quale molte famiglie ci scelgono a prescindere dall’essere dei supporter rossoneri.
Cosa dire?! Ci dispiace enormemente; ci dispiacerà non stare con voi, campisti e famiglie; ci mancheranno le chiacchierate della domenica, l’entusiasmo dei ragazzi, il pallone, l’inno del Milan, le serate passate tra di noi dello staff, le premiazioni del venerdì sera, la gioia del camp, la gioia dei ragazzi, le risate, le ore insonni, la fatica.
E’ il primo anno dal 2000 che ci fermiamo. Ma torneremo, nel 2021 saremo di nuovo con voi, almeno questo è il nostro auspicio, con la stessa passione, lo stesso entusiasmo e la stessa dedizione.
Continuate a seguirci sui social e sui canali dell’associazione: vi staremo vicini anche più di prima!
Un caro abbraccio a tutti voi!
Sporteventi